I pavimenti in resina, a differenza dei pavimenti ceramici formati da mattonelle o da listelli nel caso di parquet, non vengono posati in opera a pezzi creando le classiche fughe, ma la resina viene stesa e livellata con l’aiuto di appositi strumenti.
Il piano ottenuto può definirsi monolitico, perché vi è l’assenza di fughe e giunti, che talvolta compromettono l’uniformità della superficie.
La resina è particolarmente utilizzata in superfici (non solo pavimentazioni) dove si desidera garantire:
A differenza di altre soluzioni che prevedono battiscopa o zoccolature incollate a parte, per evitare l’annidamento di sporco e batteri delle fessure che si creano tra muri perimetrali e pavimentazione si procede alla formazione di una sguscia di raccordo con stucco epossidico che, rendendo continuo il rivestimento tra pavimento e pareti, permette una pulizia più accurata ed efficace delle superfici.
Questa soluzione è indicata in ogni ambito in cui si desidera garantire la massima igiene nei pavimenti o facilitare la pulizia risparmiando in costi di manutenzione.
La sguscia di raccordo, grazie alla funzionalità ed alla duttilità della resina, è in grado di soddisfare le esigenze di pulizia ed igiene richieste ai pavimenti in particolari ambiti, quali quello medico-sanitario (ospedali, laboratori, sale operatorie, etc) o quello dell’industria alimentare e farmaceutica, regolamentati dalla vigente legislazione.Le superfici diventano così impermeabili, resistenti e facilmente pulibili.
Inoltre, anche sulle pareti è possibile applicare le speciali resine antibatteriche, per garantire una protezione a 360° dalla proliferazione batterica: utile, ad esempio, nei bagni.